Le proteste contro le chiusure non si fermano. Diverse le manifestazioni nelle città italiane. A Napoli in piazza con le mutande.
ROMA – E’ stato un sabato 10 aprile caratterizzato dalle proteste contro le chiusure. Dopo gli scontri di Montecitorio, le manifestazioni in Italia non si sono fermate, ma in questi ultimi giorni non sono stati registrati attimi di tensione con le forze dell’ordine.
In piazza agricoltori, operatori del settore turistico e gli imprenditori della moda. Proteste che continueranno nei prossimi giorni e non sono esclusi dei colloqui con il Governo per capire come muoversi sul tema riaperture.
A Napoli in piazza con le mutandine rosse
La protesta che rimarrà impressa nella mente degli italiani è sicuramente quella di Napoli. I negozianti sono scesi in piazza con le mutande rosse per protestare contro le chiusure e chiedere immediate riaperture. “L’intimo non trasmette il Covid-19, mentre vestiti, scarpe, gioielli sì“, uno degli slogan delle persone in piazza.
In diverse altre città ci sono state manifestazioni. Da Torino a Bari in molti hanno chiesto di essere esclusi dai ristori.
Turismo in ginocchio
In Campania in piazza anche il settore del turismo, uno dei più colpiti dalla pandemia. “Non c’è più tempo – hanno detto gli organizzatori della protesta dal palco, riportato dall’Ansa – basta parole, chiediamo certezze nei vaccini, programmazione per la ripartenza, per poter lavorare con dignità e sicurezza […]. Siamo stanchi di essere ignorati, vogliamo lavorare con dignità, diritti e sicurezza […]“.
E proprio per fare ripartire il turismo nei prossimi giorni dovrebbe patire la vaccinazione di massa delle isole. Si tratta di un passaggio sicuramente importante per consentire all’economia di ripartire e guardare con maggiore fiducia al futuro. Le difficoltà comunque restano e le proteste sembrano essere destinate a continuare ancora per diversi giorni. E la speranza è quella di non assistere ad ulteriori contri come quelli registrati a Montecitorio.
Rissa a Roma, un ferito
Una rissa, che non ha nulla a che vedere con le proteste, è stata registrata a Villa Borghese a Roma. Un giovane è rimasto ferito. Sono in corso le ricostruzioni per capire se si è trattata di una lite organizzata sui social oppure nata sul posto. Molto probabilmente si è trattato di un nuovo segno di insofferenza da parte dei giovani in questa pandemia.